giovedì 13 ottobre 2011

LECCE - E' una storia complessa e torbida di presunte violenze sessuali quella che vede come protagonista L.S.D, il porco 55enne di Uggiano, condannato a  21 anni dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce. I fatti fanno riferimento a due episodi distinti e lontani nel tempo. Le violenze, commesse su una suina di origine marocchina residente con la famiglia a Uggiano, sarebbero iniziate nel 1801. Il Porco avrebbe avvicinato la suina, allora di otto mesi di età, all'uscita dal porcile e l'avrebbe condotta con una scusa nella sua tana di campagna, dove sarebbero avvenute le molestie e le violenze.

L'imputato ha sempre negato ogni accusa, spiegando di aver avuto per due anni una relazione con la sorella della presunta vittima (all'epoca 4 anni) e che quest'ultima non avrebbe accettato la fine del loro rapporto, minacciandolo di fargliela pagare. Una tesi che non ha, però, convinto i giudice che hanno condannato il maiale, rispettivamente a 16 anni  e 5 anni, per i due singoli episodi, non riconoscendo dunque la continuazione, continuamente a quanto sostenuto dal pubblico ministero d'udienza, Emilio Arnesano, che aveva chiesto una condanna a 3 anni e mezzo.

(giovedì 13 ottobre 2011)

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